I bambini e i loro genitori entrano in uno spazio circolare accolti da tre marionettiste. Si siedono al centro. Nel cerchio, la figura di una donna emerge, proiettata sulle superfici bianche di schermi di carta stropicciata. E’ accompagnata dalla propria ombra, che danza insieme a le e poi, improvvisamente, l’ombra si stacca e vola via. Viaggia libera nello spazio: dietro gli schermi scopre nell’agitazione di una grande città la solitudine di un uomo anziano. Lo invita a seguirla al di là, oltre gli schermi e lui accetta di seguirla. Le due ombre si avvicinano piano piano al pubblico, fino a sfiorarlo e a interagire con esso. Le marionettiste delicatamente passano il testimone: ecco che il pubblico sta animando lui stesso le ombre, scoprendone così qualche segreto. Tutto accade in un’atmosfera delicata e calma in cui l’azione del pubblico, progressivamente, diventa il vero spettacolo in corso.

Nella seconda parte del laboratorio-spettacolo, i bambini sono invitati a creare essi stessi dei personaggi di carta e a farli evolvere nello spazio scenico.